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domenica 15 settembre 2013

Soldi pubblici: li vuoi? fai il brigatista



Lo Stato italiano, spesso generoso con chi lo voleva sovvertire, ha fatto un altro cadeau all'amico di Toni Negri e Renato Curcio. Visto che serviva un attore per la parte di Don Mario e l'ex terrorista non vedeva l'ora di cimentarsi col cinema («In giovinezza ho frequentato Bertolucci e uomini di teatro, ma nessuno mi ha proposto di fare un film»), perché non finanziare il film - uscito nei giorni scorsi, per ora solo in una sala di Cosenza - con i fondi del Mibac, il ministero dei Beni culturali? Detto, fatto. 

Una delibera della «Commissione per il riconoscimento dell'interesse culturale delle opere prime e seconde», ha valutato che per il debutto cinematografico di Piperno lo Stato dovesse elargire 500mila euro, mezzo milione del famoso Fus, il Fondo pubblico per la cultura che guai a toccarlo. «Il progetto - si legge nella motivazione ministeriale - impagina un caustico cineromanzo di formazione e di ritorno alle radici, serrato nel ritmo e coinvolgente nella trama, che alterna la voglia di ridere con occasioni da family pochade. Scritto con molto spirito goliardico, generoso e assolutamente esilarante, segna l'esordio alla regia del talentuoso attore leccese». E l'esordio al cinema per l'ideologo di Potere Operaio, in una piccola parte continua


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