“Occorre una legislazione nazionale sull’attività di tatuaggio,
la cui assenza oggi va a discapito sia dei consumatori che dei professionisti”.
E’ quanto dichiara Lamberto Santini, presidente dell’Adoc,
commentando la notizia relativa al decesso di una giovane donna a seguito di un
tatuaggio, forse per una reazione allergica all’inchiostro utilizzato.
Il
Presidente dell’Adoc è convinto che “attraverso una legislazione nazionale
potrebbe anche essere ridefinito l’intervento di vigilanza e controllo da parte
delle Istituzioni sanitarie riservato direttamente all’Istituto Superiore della
Sanità, in modo da risultare più efficiente e operativo. Va prevista anche la creazione
di un Albo nazionale di riferimento dei tatuatori, oggi totalmente
assente, che garantirebbe maggiori tutele agli stessi operatori del settore e
ai clienti. Andrebbe prevista anche un’assicurazione obbligatoria a
carico degli esercenti l’attività di tatuaggio che copra ogni eventuale danno
subito dal cliente durante l’intervento”.
continua
Nessun commento:
Posta un commento