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venerdì 20 settembre 2013

Euro: ecco i dieci motivi, validi, per abbandonarlo!




Ma per cercare di capire il fallimento dell’euro servono anzitutto i numeri. Quelli semplici. I dati  relativi all’Italia - e non solo - non sembrano lasciar spazio a dubbi. Sono almeno dieci gli indicatori che fanno propendere la bilancia dalla parte di chi «tifa» per tornare alla lira. 

Esportazioni, pil, lavoro, stipendi, potere d’acquisto e inflazione, consumi,  credito, fallimenti delle imprese,  debito pubblico, spread: ecco una breve rassegna, che non vuol essere l’ennesimo «manuale per gli anti euro» ma l’inizio di un dibattito.



Esportazioni - I fan della lira fanno leva sull’export. La svalutazione della valuta, del resto, è l’arma principale in mano a uno stato che gestisce la politica monetaria. La regia della moneta unica, dal 1999, è stata trasferita a Francoforte: decide la Bce e non più la Banca d’Italia. Con la lira, via Nazionale poteva abbassare il cambio e favorire, appunto, le esportazioni. E in un Paese
continua

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