A
lanciare l’allarme sono i medici oncologi lombardi che aderiscono
all’Associazione
italiana oncologia medica (Aiom) i quali sostengono
che "Servono strumenti per favorire la sostenibilità del sistema e
liberare risorse, solo così sarà possibile garantire a tutti i cittadini
l'accesso ai farmaci innovativi".
Un modo per risparmiare potrebbe essere quello di impiegare i farmaci biosimilari, "ovvero farmaci simili ma non uguali ai biologici originatori, e che si sono rivelati sicuri": il 73% degli oncologi sostiene che, nei pazienti mai trattati prima, "i biosimilari, se disponibili a un prezzo inferiore, devono essere preferiti". Tale grave problema sta continua
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